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HR e Marketing sono la nuova “coppia di potere” all’interno delle migliori aziende.

Il valore di un brand va comunicato sia internamente che esternamente.

L’iniziativa “HR chiama Marketing”, ideata da Rosanna Del Noce e Stefania Boleso, ha lo scopo di promuovere il dialogo tra queste due aree, una sinergia strategica finalizzata a un’evoluzione aziendale percepita e apprezzata tanto dal mercato quanto dai collaboratori.

Intervista a Chiara Palamà e Elena Tavelli

Founding Partner – GOWISI

realizzata da Rosanna Del Noce

CEO Recround – Digital HR Advisor

Siete le ideatrici  del Business Design Marketing  una  nuova disciplina che si fonda su un metodo Human Based che parte dal perchè  dei progetti e dalla qualità  del lavoro in team per raggiungere obiettivi precisi e realizzabili. Com’è  nata l’idea del vostro modello e quali impatti sta avendo all’interno delle organizzazioni?

Siamo partite dal concetto che Marketing significa far accadere le cose  e che tutte le specificità  che compongono il marketing (dal Digital, al web, al growth hacking al marketing operativo, all’agile marketing) attingono alla sfera del come e non del perché, crediamo che il successo di ogni progetto realizzato nasca dalla capacità di estrarre valore da ogni singolo membro del team a partire dalle fasi di ideazione del progetto stesso. Un contributo non solo specialistico della funzione che si rappresenta, ma anche dell’unicità della persona con attitudini e senso critico individuale.

Queste dimensioni vengono accolte e governate attraverso una metodologia precisa che parte dal perché e che mette a terra tutte le fasi strategiche del progetto, agevolando e regolando un sano ed efficace confronto del team.

 

Molti HR partecipano ai vostri famosi Meetup per ricevere preziosi insight rispetto al loro ruolo. Qual  è  secondo voi una delle maggiori responsabilità  ma anche opportunità  che ha  oggi lo Staff HR?

Sicuramente una delle responsabilità chiave è quella di praticare sia un ascolto profondo che una risposta empatica rispetto alle nuove aspettative delle persone che lavorano in azienda. Assolvere questo compito significa preparare il terreno per l’esplorazione delle competenze, delle attitudini e delle potenzialità di cui ogni organizzazione ha bisogno di dotarsi. Inoltre, incanalare le idee e metterle a fattor comune per consentire a tutti di riconoscersi come i veri fautori del successo di un progetto e del benessere economico dell’intera organizzazione è una nuova e sfidante responsabilità.

L’opportunità è quella di poter contribuire alla diffusione e crescita del valore del brand sul mercato attraverso progetti rivolti all’interno dell’azienda per fare in modo che i dipendenti diventino i primi ambassador dei valori aziendali e li trasferiscano all’interno e all’esterno. Questo processo accresce il valore del marchio sul mercato e attrae talenti: se i dipendenti parlano bene della loro azienda perché “ci stanno bene”, aumenta il valore reale della stessa che diventa attraente nel mercato del lavoro.

Grazie al vostro modello si percepisce chiaramente come l’incontro tra diverse prospettive generi il tanto auspicato engagement di persone che finalmente vedono riconosciuto il valore di ogni singolo ruolo in una dimensione di  coevoluzione. Quali consigli vi sentite di dare ai manager HR, ma anche ai responsabili delle diverse business unit aziendali, per favorire questa coevoluzione?

Prima di tutto è importante riconoscere che in qualità di esseri umani, prima che di professionisti, stiamo vivendo un momento in cui facciamo fatica ad accettare dinamiche e modelli organizzativi che hanno caratterizzato la crescita delle aziende negli ultimi 20 anni. Per questo abbiamo introdotto nella attività di marketing una metodologia importante come il Design Thinking che ha tra i vari pregi quello di far sentire le persone ingaggiate nei progetti interni ed esterni e agevola la contaminazione e la generazione di idee. Noi diciamo sempre che “la signorina l’Azienda non esiste”, le aziende sono fatte di persone e valorizzando ogni singola voce e ogni specifica competenza si ottiene una propagazione di valore che aumenta anche i traguardi economici dell’azienda. Non abbiate paure delle idee, abbiate paura di chi si allinea e tace! Le idee possono essere incanalate e messe a sistema con metodo, l’apatia porta all’impoverimento del valore dell’azienda. È inaccettabile pensare che le persone che lavorano in azienda inizino a vivere solo dopo il lavoro. Permettete alle passioni di ciascuno di permeare le idee aziendali. L’azienda vivrà di più e meglio.

Vorrei concludere l’intervista ringraziandovi per avermi proposto di condurre con voi il prossimo MeetUp. Possiamo dare qualche anticipazione su questo evento?

Sarà in autunno e sarà un evento sicuramente dinamico e interattivo in cui emergerà, attraverso una case history concreta, il potente valore della contaminazione tra le due discipline HR e Marketing. Trasmetteremo precisi insight per dimostrare ancora con più forza la strategicità di un approccio umanistico che valorizza il potenziale delle persone per le persone.

 

 

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Elena Tavelli

Elena Tavelli

Business Design Marketer | Formatore | Lean Strategy | Specialista negli Archetipi di Brand | Ostinatamente Marketer

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